Questo recital con musica è stato pensato per essere seguito con grande facilità e appassionare anche chi non ha alcun interesse letterario per i classici greci. I versi e la musica arrivano a ondate, come le tempeste marine che travolgono Ulisse.

Valeriano Gialli torna a Cagliari dopo l'entusiasmo e il successo di pubblico raccolto nelle precedenti uscite e racconta l’Odissea come un libro di avventure meravigliose che ci riguardano da vicino, e ne recita alcuni brani fra i più singolari: Telemaco, Calipso, Lestrigoni, Eolo, Circe, Le vacche del sole, L’eccidio delle ancelle...

Recita questo grande poema per come è: colorato da una immaginazione fervente radicata nella realtà. Lo recita con chiarezza e sobrietà, cercando di far sentire che il mondo magico degli uomini e degli dei dell’antica Grecia è affascinante perché in ogni episodio c’è la bellezza commovente della vita e dell’anima umana. Lo recita immaginando com’ era il teatro tremila anni fa, prima della nascita della Tragedia: un racconto incantato in un ambiente sensitivo a contatto diretto con il pubblico: come il teatro semplice recitato da Ulisse nella reggia di Alcinoo.

Nelle interruzioni tra un episodio e l’altro aggiunge alla recitazione brevissime considerazioni da regista di teatro, sottolineando aspetti insoliti del testo a volte dimenticati ma sorprendenti. Parla di ragazzi di oggi e di tremila anni fa, di una canzone di Vasco Rossi e di una di Jovanotti, di spirito barbaro e mafioso, di parole che addormentano, fanno sognare e svegliano, dell’anima delle donne che salva il mondo, della semplicità del teatro.

Il recital è stato presentato in situazioni molto diverse e in numerosi incontri con gli studenti, suscitando un’ adesione non prevedibile. Il merito è tutto dei versi di Omero.

“Valeriano Gialli dà una perentoria dimostrazione di come un attore di rigorosa formazione e di innato talento possa far teatro, e gran teatro, con la parola poetica.”