Archivio Stagioni 2011-2017
Eventi
- Titolo Spettacolo:
- COME LAME DI LUCE
- Date Spettacolo:
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21.05.2015
- Compagnia - Regista:
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ASMED - Senio Giovanni Barbaro Dattena
- Categoria:
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1 €uro Festival 2015
Descrizione
giovedì 21 Maggio
ore 21
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ASMED COME LAME DI LUCE regia Senio Giovanni Barbaro Dattena coreografie Matteo Corso
danzatori Matteo Corso, Nicole Fabrinetti, Rachele Montis, Simona Pinna, Matteo Viola
percussioni: Marco Caredda
costumi: Cinzia Moro segretaria di produzione e Marketing: Silvia Muratori segretaria amministrazione: Elisabetta Corona direzione artistica: Massimiliano Leoni
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Lo spettacolo trae spunto da “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda” “opera” di Monteverdi su versi della “Gerusalemme Liberata” del Tasso.
Monteverdi prende uno dei frammenti più emozionanti e potenti dell’opera del Tasso e compie un’operazione di straordinaria importanza nel campo del teatro musicale. Tancredi e Clorinda: lui cristiano, lei musulmana, lui innamorato di lei, lei assolutamente dedita alla causa dei suoi, lui uomo, lei donna. Entrambi fortissimi, entrambi esseri umani, nascosti dall’armatura e dall’elmo. E qui c’è tutta la genialità del Tasso: i due si combattono perché non si riconoscono. L’armatura è strumento di difesa ma anche di chiusura e occultamento.
Come sentimento ed emozione lo spettacolo parte da questo duello per crearne un altro. La messa in scena è una lente di ingrandimento sul combattimento in quanto tale, sull’impossibilità dell’uomo di andare oltre l’annullamento dell’altro e di se stesso.
In un teatro, forse girone infernale degli artisti, un gruppo di marionettisti è costretto a mettere in scena sempre lo stesso spettacolo “Il combattimento di Tancredi e Clorinda”, la straordinaria opera di Monteverdi.
Ma se lo spettacolo è sempre lo stesso, sono i ruoli che di volta in volta cambiano. È questa l’unica variante che, se in apparenza sembra dare un minimo di respiro ai condannati alternandone le pene, in realtà è solo un’ulteriore perfidia e aggiunge dolore al dolore. Infatti, il combattimento delle marionette, come una peste, un contagio, si propaga agli stessi marionettisti in una totale confusione dei ruoli.
Il combattimento non è quindi solo tra le marionette di Tancredi e Clorinda, ma tra tutti i condannati allo stesso modo. Un tutti contro tutti con momenti di stasi inutilmente riflessiva. Un tutti contro tutti violentissimo che porterà ad una conclusione estrema.
Un inferno molto simile al nostro quotidiano che ci riporta alle parole conclusive di Calvino nelle sue città invisibili: “l’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme ...”.
In questo inferno c’è un ruolo anche per il pubblico. Anche lui è chiamato in causa. Anche lui fa parte dello spettacolo. D’altra parte senza pubblico non c’è spettacolo.
(Senio G.B. Dattena)
Informazioni
- Compagnia:
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ASMED
Descrizione
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