Stagione del Teatro Contemporaneo
( A ) giovedì 8, ( B ) venerdì 9,
( C ) sabato 10 / Dicembre 2016
ore 21.00
|
Valentina Capone
presenta
IL SOLE
di e con
Valentina Capone
liberamente tratto da Le Troiane e da Ecuba di Euripide
assistenti alla regia Rascia Darwish, Alessandro Rinaldi
regia, ideazione spazio scenico, costumi Valentina Capone
luci: Stefano Stacchini
musiche: Alessandro Rinaldi, Valentina Capone
maschere: Stefano Perocco Di Meduna
|
La vicenda de Le Troiane è nota: sullo sfondo di Troia in fiamme, le prigioniere di guerra sono alla mercè dei Greci, vincitori con l’inganno del cavallo di legno. L’esito di un sorteggio assegna Cassandra ad Agamennone, Andromaca - consorte di Ettore - a Neottolemo ed Ecuba ad Odisseo.
Cassandra appare agitata da un delirio fatidico.
Le sofferenze di Andromaca raggiungono l’apice quando una nuova decisione dei vincitori le strappa il figlioletto Astianatte, che sarà gettato giù dalle mura della città.
La partenza delle navi si affretta, mentre, in un incendio totale, la città di Troia rovina, con sinistri fragori. Nell’aria i lamenti delle donne di Ilio, sole. Chi era libero e potente adesso è schiavo, chi rideva, piange.
Voi che sembrate ora felici. La realtà ed il suo contrario nel simbolo del Sole, che illumina e dà la vita e che, allo stesso tempo, quella stessa vita essicca.
I testi di riferimento di Sole sono principalmente Ecuba e Le Troiane.
La tecnica compositiva utilizzata da Euripide in queste Tragedie consiste in una successione di momenti, senza un nodo tragico e accentratore dell’azione: l’unità va ricercata nel clima sentimentale e tonale.
In questa struttura, durante il processo creativo mi è stato naturale inserire suoni, parole e frammenti altri, come la “piccola” storia di Etora, un personaggio di pura fantasia che commenta l’azione e le apparizioni sulla scena dal suo punto di vista.
Etora, è l’improbabile amante di Ettore. E’ rimasta sola.
Ingenua ed inconsapevole, e con le sue battute spezza parzialmente il ritmo tragico e suggerisce un’altra dimensione in cui vivere il dramma, anche se, inevitabilmente, viene via via assorbita dall’insensatezza della guerra e dall’immobilità dell’attesa.
In Sole non ci sono distinzioni nette tra Bene e Male, non ci sono categorie assolute, assolute certezze.
Sole è uno spettacolo visionario, in cui le musiche e le luci non sono mai di accompagnamento ma diventano esse stesse sensazione.
Nessuna Foto caricata per questo spettacolo.