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Archivio Stagioni 2011-2017

Eventi 

Titolo Spettacolo:
Bastar d/s i
Date Spettacolo:
23.05.2013
Compagnia - Regista:
LucidoSottile - M.S. Musio e T. Troja
Categoria:
1 €uro Festival 2013

Descrizione

1 €uro festival 2013
Regia e Coreografia di Tiziana Troja e Michela Sale Musio

Con
Michela Sale Musio, Tiziana Troja, Angelo Trofa; Valentina Fadda e Felice Montervino
Costumi di Filippo Grandulli e Salvatore Aresu
Scene di Sami Lo Giudice
Light design di Qoelt Pro
Musiche originali di Davide Sardo
Responsabile di produzione Federica Troja
Responsabile organizzativo Laura Zampiglia e Federica Troja
Assistente alla regia Francesca Baccialle

“Ci si raccolga con animo savio in gruppi di due, tre o cinque persone
Ci si unisca nella parola e nel silenzio, fissando la propria attenzione all'interno di se stessi.
Si lasci che l'ego si modelli al momento e all'azione, come materiale plastico, in un flusso
continuo e mutante.
Gli animi fluttuano unisoni e soli. Ci si basti a se stessi. Fino all'ora opportuna.”
PRESENTAZIONE

/BastarSi: Bastare a se stessi
BASTAR s/d I
\BastarDi: (Volgare) riferito a persona, odioso

Fino a che punto possiamo bastare a noi stessi? “BASTAR s/d I”, titolo dalla duplice
interpretazione, è un viaggio che si affaccia sull’interiorità umana e sul sentimento di
solitudine estrema, talvolta inconscia e irrazionale, talvolta condivisa.
Cinque danz/attori in scena, cinque bastardi, affrontano e percorrono un cammino
poetico, ma anche insano e vizioso, a tratti crudele e doloroso, che racconta allo
spettatore le sfaccettature di un sentimento così incantevolmente tormentato, quale la
solitudine. Ognuno di loro vive in una realtà a sé stante, ognuno è immerso nella sua
lotta intrinseca, ma tutti insieme condividono uno stesso spazio, abitano la stessa stanza,
creando un intreccio di emozioni che si sfiorano, ma non si toccano mai. Come tanti
pezzettini di un puzzle, gli artisti hanno vita propria, sono isolati, sono distanti, ma per
dar senso al loro essere hanno bisogno di far parte di un quadro più ampio, sono i tanti
tasselli che chiudono il cerchio, ricreando la cornice totale nel quale le azioni si svolgono.
La solitudine vissuta dal singolo è in realtà parte integrante di una solitudine condivisa
dal prossimo e le storie dei protagonisti danno luce alle tante vicissitudini interiori che
ognuno di noi vive nel profondo, ma che sono in realtà le stesse di tanti altri, prossimi o
lontani.
La solitudine può essere un sentimento controverso e condiviso, la solitudine può essere
un’esperienza comune, la solitudine non ci rende soli, ma è come se fosse un grande
segreto che ci sentiamo costretti a mantenere. Le performance degli artisti danno vita
all’intreccio di tali emozioni, le loro storie, i loro corpi, i loro vortici si intrecciano nella
condivisione di uno stesso spazio e soprattutto di uno stesso istinto intrinseco, vissuto
con sofferenza o con dolcezza, con violenza o con intimità, ma con la comune necessità
reale di isolamento.“La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha
traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi”, scriveva Pirandello, e se siamo
dunque estranei a quella che è la vera solitudine, con “BASTAR s/d I” la si vive insieme in
un turbinio di follia interiore, svelandone i segreti più malsani e profondi.

LE MUSICHE E LE SCENE
La speciale partitura è firmata da Davide Sardo. Trovando un accordo tra teatro, danza,
musica e azione performativa, i percorsi dei cinque “bastardi” sono accompagnati dal giusto
respiro musicale, nel quale i percorsi di solitudine raccontati sono vissuti in una dimensione
sospesa e oscillante. Anche il disegno luci e la scenografia regalano un impatto emotivo di
grande maestria. Gli artisti si muovono e si intrecciano in un ambiente casalingo, una realtà
familiare, di un colore bianco quasi accecante, interagendo con oggetti di uso comune, che
accompagnano i protagonisti nelle loro cammino solitario ed interiore.

I COSTUMI
I costumi nati dall’intelligente fantasia di Filippo Grandulli e Salvatore Aresu sono anch’essi
opportunamente studiati per integrarsi al mix di vibrazioni emotive e visive, che questo
spettacolo possiede, esaltando il tutto con un bianco dominante e un’attenzione ai particolari,
che garantiscono una perfezione ulteriore ad un lavoro complesso e di grande effetto scenico
ed emozionale.

Informazioni

LucidoSottile
Compagnia:
LucidoSottile   -   Sito Web

Descrizione

Le LucidoSottile si definiscono come la prima compagnia POP CAMP in Italia.

Questo perchè è davvero impossibile costringere LucidoSottile in un unica definizione.

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